Vi racconto una delle piccole strane storie che mi sono accadute nella vita.
Una decina di anni fa ricevetti una telefonata da un albergo del centro di Belluno. Questo è stato possibile solo per il fatto che il mio nome risultava sull'elenco telefonico, altrimenti la vicenda non sarebbe potuta accadere.
Una signora tedesca, che io non conoscevo, mi voleva incontrare.
Io sono abbastanza diffidente, di natura, anche se non sembra, ma l'istinto mi suggerì di accettare quell'incontro. Mi recai a piedi in città e arrivai al luogo dell'appuntamento.
Trovai una bella coppia di coniugi circa della mia età, alti, atletici, sorridenti.
Io li guardai perplessa, cercando nella memoria.
Ma
non mi venne nessun ricordo, nessuna idea, nessun lampo!
Ci studiammo sorridendo, per qualche istante.
Poi la bionda signora mi fece vedere
un foglio con il disegno di una rosa, carino ma sicuramente tracciato da una mano infantile. C'era una dedica, su quel foglio, e anche
il mio nome e cognome.
Buio assoluto nei miei ricordi.
La signora tedesca esibì anche
una foto in bianco e nero: una allegra scolaresca di sole femmine, quarantadue per l'esattezza, in un bosco, insieme a una bella maestra.
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Io sono in centro, con un grembiule bianco molto visibile. Chi mi trova? |