24 maggio 2017

La vera ricetta zoldana degli "zalet"

Oggi ho deciso di regalarti una delle mie ricette più o meno segrete: quella dei biscotti che troverai sul tavolo della colazione, se passerai dal mio B&B.

Sono dei biscotti tipici veneti. C'è chi dice che siano stati inventati proprio in Val Zoldana, la valle dove sono nata e cresciuta. Si chiamano zaeti, o zalet, o cose simili, per il loro colore giallo, dovuto alla farina di mais (quella che si usa per la polenta!). Sono ottimi inzuppati nel latte!

La mia ricetta ha sempre un grande successo perché è semplice e ruspante.

Sono piccolini e gialli, di forme tutte diverse. A me mettono subito allegria!


Ingredienti


  • 350 gr farina 00 
  • 150 gr farina gialla da polenta, finissima o anche normale 
  • 130 gr burro ammorbidito 
  • 180 gr zucchero 
  • 1 bustina lievito 
  • 1 scorza di limone bío grattugiata 
  • 1 bicchierino liquore (facoltativo, se è per bambini meglio di no) 
  • 4 uova (4 tuorli e 2 albumi) oppure 3 uova intere 
  • 1 presa di sale 


Procedimento

Si fa la fontana sul tavolo con la farina setacciata e tutti gli altri ingredienti.
Si lavora ben bene l’impasto e si tira col mattarello una sfoglia abbastanza alta, circa 5 mm, e si ricavano dei biscotti piccoletti, piuttosto tondeggianti, io li faccio a cuore.
Si possono pennellare coll’albume o col latte, o anche no.
Si mettono nel forno preriscaldato a 180/190 gradi per 10/15 minuti a seconda della grandezza, finché saranno belli dorati.

Controllateli, perché sono veloci in fine cottura.

Aspetto le vostre foto e i vostri racconti, come sono venuti?

16 maggio 2017

Un tipetto originale: Lillo, il gatto del condominio

C'è un personaggio furtivo, silenziosissimo, riservato, indipendente ma talvolta bisognoso di compagnia, disobbediente, rosso e peloso che entra, esce dal portone, sale, scende le scale della mia casa.


È Lillo, il gatto del condominio. (Ovvero: è il gatto di una delle inquiline, ma ormai è stato "adottato" da tutti.)

Lillo fa la guardia al condominio. O meglio, fa i suoi comodi e si fa aprire il portone da tutti quelli che entrano o che escono.

Tenta di intrufolarsi in ogni appartamento, ma ormai sa benissimo dove è il benvenuto.
Ha la sua poltroncina con la fodera colorata in camera da letto, il tappeto morbido e spesso in salotto e, se proprio proprio c'è un temporale in corso, il rifugio antistress è il retrobidè.
Quando si ritrova solo e triste per le scale, il suo posto preferito per un lungo pisolo è il tappetino sotto il quale passano i tubi dell'acqua calda.
Adesso che è primavera gira per il giardino a caccia di lucertole: sono tutte senza coda, le poverette, ma comunque vive...

È un tipetto originale, Lillo!
Se fosse un cane sarebbe un mastino.
O lo ami o lo detesti. E così fa anche lui con te.

Piera

Lillo mi ignora anche quando lo sto fotografando. Lui è superiore.

4 maggio 2017

Un'eccellenza alimentare bellunese: la Lattebusche

Qui in provincia di Belluno abbiamo parecchie eccellenze: prima di tutto gli occhiali (Luxottica vi dice qualcosa?), poi la meccanica, l'elettronica, i ristoranti stellati, l'agricoltura bio e, collegata con questa, c'è la Lattebusche.
Il logo di Lattebusche, ormai storico: lo vediamo da più di sessant'anni ogni mattina sulle tavole della nostra colazione!

Come dice il nome, è uno stabilimento dove viene convogliato quasi tutto il latte vaccino della provincia, e sta a Busche.
Vengono prodotti degli ottimi formaggi pluripremiati, come il Piave stravecchio e il Pennanera. Poi sono nati gli yogurt e ultimamente i gelati.